In data 05/05/2020, l’Azienda ha convocato la RSU per informarla circa l’adozione di un “nuovo modello operativo” del lavoro da remoto.
Questo progetto, a quanto afferma Comdata, rappresenta una sistematizzazione degli strumenti in uso nel cosiddetto smart working.
A nostro giudizio- ribadiamo- trattasi di una nuova organizzazione del lavoro che comprime o addirittura lede i diritti dei lavoratori, approfittando dell’emergenza pandemica per scardinare norme e istituti contrattuali a proprio piacimento, escludendo di fatto le Organizzazioni Sindacali dal confronto.
Nello specifico, il progetto prevede in primis la creazione di un account mail personale su piattaforma Google per i lavoratori attualmente in forza; nella comunicazione aziendale inviata in questi giorni ai dipendenti, si invita a non installare sul PC personale “supporti removibili o software non autorizzati”: questo è inaccettabile. L’Azienda, riconoscendo il palese errore commesso, ci ha anticipato che a breve provvederà a rettificare quanto sopra, inviando una nuova comunicazione in merito.
L’elemento che caratterizza questo nuovo progetto aziendale è rappresentato dall’adozione della piattaforma denominata Biz Effective light,, evoluzione del Biz Effective oggetto di un Accordo sindacale sperimentale sottoscritto in data 21/02/2019, che prevedeva un ulteriore confronto con le OO.SS da tenersi entro il 30/09/2019, a cui non è stato dato alcun seguito.
Il nuovo strumento gestionale prevede l’invio al singolo lavoratore dei propri dati di produttività e qualità, non più quindi in un’ottica di dati aggregati per team, così come previsto dal suddetto Accordo. Nel caso in cui i dati di performance individuali si discostassero da quelli medi di commessa, viene inviato un messaggio di Allert all’Ufficio delle Risorse Umane, che provvederà a convocare il lavoratore non in target per chiedere
spiegazioni in merito a questo dato!
E’ del tutto evidente che questo rappresenta una palese violazione della art. 4 Legge 300/70 e delle successive modifiche, che il Sindacato non può che contrastare con fermezza e forza. Lo Smart working non può essere il cavallo di Troia per introdurre elementi di controllo lesivi della privacy e della dignità del lavoratore.
L’Azienda ha dimostrato, nel corso di questi mesi, un atteggiamento autoreferenziale e sordo a qualsiasi invito al confronto con le rappresentanze sindacali, a partire dal mancato accordo sull’ammortizzatore sociale, all’errato utilizzo del FIS quale strumento di flessibilità o addirittura di ristrutturazione aziendale, all’interpretazione improprio degli istituti in vigenza di FIS, quali la Malattia. A tal proposito, visto la recente circolare esplicativa dell’INPS in risposta all’interpello delle Segreterie Nazionali, che ha di fatto smentito la liceità dell’interpretazione aziendale, esortiamo l’Azienda a prenderne atto e riconoscere ai lavoratori quanto dovuto.
La RSU ribadisce che il solo tavolo preposto al confronto sindacale sul tema dello Smart working rimane quello nazionale, e più nello specifico, il coinvolgimento immediato della Commissione paritetica Controllo a distanza sul progetto Biz Effective.
Qualora non dovessimo registrare un ripensamento dell’Azienda sui temi sopra esposti, ci riserviamo di intraprendere tutte le iniziative, ivi comprese quelle legali e di mobilitazione, a difesa dei diritti delle lavoratici e dei lavoratori tutti.

Lecce, 08/05/2020

RSU COMDATA SLC-CGIL LECCE
SEGRETERIA PROVINCIALE SLC-CGIL Le/Br