“Dovevamo uscirne migliori ma ancora oggi in Puglia diversi Comuni giocano sui lavoratori dello spettacolo”

La situazione in cui versano i lavoratori della cultura e dello spettacolo, da oltre un anno e mezzo senza lavoro, impone una seria riflessione sulle modalità con cui le amministrazioni pubbliche si propongono di intraprendere azioni per promuovere e valorizzare la cultura.

Ma dopo i titoli di convegni e dichiarazioni stampa roboanti, scopriamo che in Puglia ci sono amministrazioni comunali, tra cui, per citarne alcune, Trani, Barletta e Lecce(ma dai territori ci dicono che altri sono pronti a ricalcare queste eroiche gesta) in cui si chiede di fare attività culturali senza retribuzione.

Gratis.

Le misure di sostegno del comparto sono state insufficienti e hanno escluso molti lavoratori a cui non è stato garantito alcun ristoro o sostegno, essendo sprovvisti della contribuzione minima richiesta per averne accesso, ciò a causa delle modalità con cui per molti di loro si sono svolte in passato le prestazioni, anche per le scelte di molte amministrazioni pubbliche che non hanno contribuito al rispetto della regolarità fiscale e contributiva.

Proprio in virtù di questa tragica situazione che impone un cambio di paradigma immediato, rileviamo l’inadeguatezza di queste “offerte” chiedendo a queste amministrazioni comunali un passo indietro per avviare tavoli di confronto con le OO.SS. per garantire lo svolgimento degli spettacoli e del rispetto di questi lavoratori, riconoscendo quanto loro dovuto.

Per mesi ci è stato raccontato che sarebbe andato tutto bene e che saremmo cambiati dopo questa pandemia: probabilmente in Puglia ancora non è così ed abbiamo la necessità di rimettere la discussione sui giusti binari, assumendo la responsabilità di scelte anche verso questo settore, dove chi lavora non vive di aria e buoni propositi.

Se così non fosse queste amministrazioni rischiano di attivare prevalentemente servizi non professionali, di bassa qualità e per giunta legati solo ad ambiti collegati al mercato del consumo di massa , l’unico che, prevedibilmente, può attirare interventi economici privati in cerca della massima visibilità e fruizione.

Sindaci e Assessori dicano chiaramente se sono dalla parte del lavoro vero o dello sfruttamento: non è più il momento delle discussioni ma delle responsabilità.

Bari, 28 maggio 2021                                                      

Pino Gesmundo CGIL PUGLIA

Nicola Di Ceglie SLC CGIL PUGLIA