ufficio postale

Pur apprezzando lo sforzo fatto dal Premier Draghi, la legge di bilancio approvata dal consiglio dei ministri, che presto andrà in discussione al parlamento, è da considerarsi insoddisfacente, in quanto non dà risposte concrete ai bisogni delle lavoratrici, dei lavoratori e dei pensionati di questo Paese, in particolare sul fisco, sulle pensioni e sul contrasto alla precarietà soprattutto per le donne e per i giovani che anche a causa pandemia hanno pagato ad oggi il prezzo più alto in termini di espulsioni dal mercato del lavoro.

Una legge che, viste le risorse disponibili, avrebbe potuto e dovuto avviare una redistribuzione della ricchezza in questo Paese a partire dall’abbassamento delle tasse per ridurre le diseguaglianze e per generare occupazione stabile.

Una Legge che desse maggiore attenzione alle fasce più deboli della società aumentando le risorse per la non autosufficienza che ponesse le basi per un serio contrasto all’evasione fiscale una dei grandi mali di questo Paese.

Lo sciopero generale intende richiamare l’attenzione dell’esecutivo e del parlamento sulla riapertura del confronto per l’avvio di una riforma sulle pensioni che permetta una maggiore flessibilità in uscita e garanzia per i giovani di potersi costruire un concreto percorso pensionistico.

Maggiore attenzione anche per l’individuazione di nuove politiche industriali che affrontino la transizione ecologica e quella digitale, i nuovi settori nei quali convogliare buona parte delle risorse del PPNR per creare buona occupazione stabile e maggior benessere sociale.

Ricerca urgente di soluzioni alle crisi industriali ancora in atto e contrasto alle delocalizzazioni aziendali che impoveriscono il mercato del lavoro ponendo le basi per un drastico abbassamento dei diritti dei lavoratori.

SLC-CGIL e UILPOSTE di categoria hanno inteso di concerto con i propri esecutivi, aderire allo sciopero generale per dare forza alle giuste rivendicazioni confederali che riguardano tutto il mondo del lavoro e della società anche a tutela delle sue fasce più deboli. Una più giusta politica dei redditi e una più equa ridistribuzione del carico fiscale interessa tutti i lavoratori, anche quelli di Poste Italiane.

Sui luoghi di lavoro saranno organizzate assemblee per un costruttivo confronto con i lavoratori sulle ragioni dello sciopero generale.

Nella sua relazione la Commissione di Garanzia sullo sciopero ha posto delle pregiudiziali sulla data del 16 Dicembre invocando il mancato rispetto della regola della rarefazione (distanza temporale tra uno sciopero e l’altro) e del periodo di franchigia, ponendo di fatto il veto all’astensione dal lavoro per le categorie interessate dai servizi pubblici ed essenziali. Per quanto riguarda Poste Italiane, c’èstata una deroga e tutti i settori potranno aderire allo sciopero ad esclusione dei lavoratori dell’intera divisione MP e degli Uffici Postali causa proprio la scadenza del pagamento dell’IMU previsto appunto per la giornata del 16 Dicembre.

Lo sciopero generale riguarderà perciò tutto il personale dipendente da Poste Italiane Spa sull’intero territorio nazionale con inizio alle 00,00 fino alle ora 24,00 del 16/12/2021 ad esclusione di MP.

Le Segreterie Nazionale

SLC-CGIL
N. Di Ceglie

UILPOSTE-UIL
C. Solfaroli