Lecce, 25 maggio 2023 – Una giornata di sciopero per l’intero turno di lavoro. Oggi, giovedì 25 maggio, gli operatori del Contact Center Multicanale (Ccm) di Inps Servizi hanno incrociato le braccia. Si sono ritrovati davanti alla sede dell’Inps, in viale Marche a Lecce, per un sit-in di protesta in programma dalle 9 alle 12. Non è un fulmine a ciel sereno: le segreterie nazionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil avevano già comunicato la decisione alla fine di aprile, dopo il Coordinamento unitario delle rappresentanze sindacali aziendali (Rsa). “Il tempo dell’attesa è finito, ora è il momento dell’azione”, dicono i segretari generali territoriali delle tre sigle sindacali, Monia Rosato (Slc), Ahise Tarantino (Fistel) e Massimo Passabì (Uilcom). “Lavoratrici e lavoratori del Contact Center hanno diritto di veder riconosciute le loro rivendicazioni economiche e normative, di vedere finalmente migliorare la qualità della loro vita lavorativa e di veder crescere le loro conoscenze e professionalità”.
La vertenza coinvolge 3.100 lavoratrici e lavoratori a livello nazionale e ben 300 nel solo polo di Lecce. “È ora che Inps e Inps Servizi diano risposte serie ed esaustive alla nostra piattaforma rivendicativa e che dimostrino una volte per tutte di credere fermamente, e quindi di investire, nel progetto di internalizzazione del Contact Center”, proseguono i sindacalisti. “Inps una volta per tutte sciolga riserve ed investa le giuste risorse per offrire al cittadino-utente un servizio qualificato e qualitativamente significativo e per integrare a pieno i lavoratori nel sistema Inps”.
Lo sciopero arriva dopo 6 mesi dall’internalizzazione del servizio, un’operazione che ha consentito una “reale” stabilizzazione dei lavoratori, finalmente liberi dalla logica del “cambio di appalto”. Eppure le criticità vissute dai lavoratori non sono finite. Anzi. A marzo le tre sigle sindacali hanno denunciato una serie di atteggiamenti aziendali:
- controlli sull’attività lavorativa in tempo reale, con continue pressioni sui tempi di lavorazione;
- comunicazione agli operatori di performance settimanali di microteam di 5 lavoratori in totale assenza di un accordo sindacale;
- definizione di un tempo medio di gestione delle chiamate che riduce la tanto la qualità del servizio;
- migliaia di chiamate in coda ogni giorno;
- segnalazioni di affiancamenti in linea gestiti senza accordi sindacali
- definizione di un piano ferie primaverile unilaterale;
- difficoltà o impossibilità di effettuare cambi turni e turnistica contorta che rendono complicata la conciliazione vita-lavoro.
La piattaforma dello sciopero prevede:
- il recupero del valore degli scatti di anzianità e dei superminimi contrattuali frutto di armonizzazioni, persi con il passaggio ad INPS Servizi;
- il consolidamento orario per i lavoratori part-time;
- il recupero dell’originario orario di lavoro per i part-time temporanei a giugno 2021;
- il rispetto del contratto collettivo, con previsione di crescita rispetto ai livelli di inquadramento, anche attraverso piani formativi condivisi;
- il ripristino dei diritti legati all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e della giornata di ferie per anzianità oltre i 10 anni;
- l’estensione a tutta la platea di Inps Servizi dei buoni pasto;
- la sottoscrizione di un accordo di Lavoro Agile strutturale e non più temporaneo
- la sottoscrizione di un Accordo sull’organizzazione del lavoro che preveda maggiori elasticità e turni agevolati per particolari categorie, anche riguardo la formazione e lo studio di ogni ordine e grado;
- le soluzioni logistiche alle attuali sedi disagiate lontane dalle sedi territoriali INPS.