INPS: MOBILITAZIONE PER LA SALVAGUARDIA REALE DEI LAVORATORI
Il Coordinamento Unitario delle RSU della commessa INPS esprime un giudizio fortemente negativo riguardo quanto dichiarato dal Presidente Tridico, nell’incontro di ieri.
Lascia del tutto insoddisfatti la dichiarazione del Presidente circa i “vari” pareri acquisiti dall’Istituto sulla non applicabilità della clausola sociale. Quali sono questi pareri vincolanti, quello dell’”avvocatura” interna dell’INPS? Come a dire che il “Professor” Tridico chiede al “Presidente” Tridico un parere sull’applicabilità della clausola sociale…
INPS: SCIOPERO UNITARIO PER L’INTERNALIZZAZIONE DEL CALL CENTER
PIATTAFORMA RIVENDICATIVA UNITARIA ED INDIZIONE DI SCIOPERO PER L’INTERNALIZZAZIONE DEL CALL CENTER INPS
Il giorno 9 luglio si è riunito il Coordinamento unitario delle RSU della commessa INPS congiuntamente alle Segreterie Nazionali e territoriali di SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL.
Il Coordinamento ha condiviso pienamente la preoccupazione per la gestione dell’intera operazione da parte dell’INPS. Una gestione fatta di personalismi e populismo ma che ad oggi non ha ancora dato una sola risposta alle preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.
Il Coordinamento e le Segreterie ribadiscono:
- che l’unica soluzione possibile sia l’applicazione della clausola sociale secondo le regole recepite nel CCNL delle Telecomunicazioni;
- respingono la scelta aziendale di lasciare fuori dal perimetro dell’internalizzazione le lavoratrici ed i lavoratori addetti anche alla commessa ADER ma prevalentemente focalizzati sulla commessa INPS;
- condanna la scelta della Consip di continuare ad aggiudicare commesse pubbliche a cooperative sociali che costituiscono un elemento di dumping salariale e normativo.
Questa posizione verrà ribadita con forza già a partire dalla prossima settimana alla Presidenza della Commissione Lavoro della Camera che ha preannunciato la convocazione delle scriventi OO.SS..
L’internalizzazione deve essere un percorso acquisitivo per tutti i lavoratori non una bandiera propagandistica.
COMUNICATO: BTU, Vodafone, demansionamenti
In merito alla BTU (Barra Telefonica Unica) ricordiamo all'Azienda e confermiamo a
tutti i Lavoratori che l’utilizzo di questo strumento di lavoro necessita di uno specifico
Accordo a livello nazionale, che tuteli il lavoratore Comdata nella sua dignità rispetto ai temi della privacy, dei maggiori carichi di lavoro e del controllo a distanza.
INPS: SEGRETERIE NAZIONALI – Richiesta incontro internalizzazione CCM INPS
Lo scorso 14 ottobre le lavoratrici ed i lavoratori del Contact Center Multimediale (CCM) dell’INPS hanno scioperato per sollecitare chiarezza e decisioni operative circa il processo di internalizzazione del servizio in questione.
Con il DL 101/19, all’Articolo 5bis, veniva decretata, alla scadenza dell’appalto prevista per l’inizio di dicembre del 2021, l’internalizzazione del servizio di Customer Care dell’INPS all’epoca appena assegnato in appalto all’ATI composta dalla Comdata SpA e dalla Network Contact. Queste aziende assunsero stabilmente, in aggiunta ai dipendenti di appalti e subappalti operanti nell’ATI uscente acquisiti con applicazione integrale della Clausola Sociale, ulteriori lavoratori provenienti da un sub- appalto cessato.
[...]
Per queste ragioni chiediamo a questo spettabile Consiglio di Amministrazione, mentre analoga richiesta viene inoltrata al Consiglio di Indirizzo e Vigilanza INPS, un incontro urgente al fine di poter rappresentare la problematica e poterci impegnare, tutti insieme, a far sì che la internalizzazione sia una operazione ben fatta , che rispettati una legge dello Stato, la Clausola Sociale, e che tutte le persone che ancora oggi prestano un servizio così importante per Inps e per la cittadinanza tutta possano veder riconosciuto il loro diritto al futuro.
INTERNALIZZAZIONE CALL CENTER INPS: BASTA PROPAGANDA!
Si apprende che il Presidente dell’INPS continua il suo tour promozionale sul processo di internalizzazione del call center. Tutto legittimo, magari anche interessante, ma forse è il momento di fermare la macchina della propaganda e dare quelle risposte promesse tante volte e mai arrivate.
E’ facile sostenere che internalizzare i servizi sia preferibile all’attuale sistema degli appalti (un tempo c’era lospot di un gelato che diceva più o meno “du gust is megl che uan”). Più difficile fare le cose, soprattutto farle bene.
Risulta stiano continuando i tavoli con le aziende…di cosa si parla in quei tavoli quando affrontano il tema del personale mentre l’INPS ancora non si degna di rispondere ufficialmente al Sindacato sui perimetri esatti sede per sede?
A che punto sarebbe l’interlocuzione con il Ministero della “Funzione Pubblica” per la verifica annunciata dal Presidente sulla percorribilità della clausola sociale?
Intanto la gestione quotidiana della commessa è ogni giorno più complicata ed onerosa per le lavoratrici ed i lavoratori.
Così proprio non va. Basta pubblicità: l’internalizzazione l’abbiamo “comprata” tutti perché è giusta e condivisibile. Ora migliaia di lavoratrici e lavoratori voglio i fatti. Siamo a luglio, fra poco ci sarà la sospensione estiva e ancora nessuno sa per certo il “mezzo” giuridico col quale verrà effettuata l’operazione.
Nell’ultimo incontro con la presidenza le scriventi OO.SS. hanno espresso la loro piena ed incondizionata disponibilità a collaborare affinché il processo avvenga nel più breve tempo possibile e ricorrendo alla clausola sociale. Purtroppo non si registra la stessa disponibilità e coscienza dell’esiguità del tempo rimasto per applicare la clausola sociale da parte dell’INPS e delle Istituzioni.
Non si ritiene più opportuno che si continui a giocare con le aspettative delle persone.
Si pretendono risposte, in caso contrario continuerà la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
INPS: INTERNALIZZAZIONE CALL CENTER INPS – IL TEMPO E’ ORMAI FINITO!!!
Siamo ormai giunti a settembre, a soli tre mesi dall’annunciata internalizzazione del Call Center INPS, e dobbiamo constatare, con buona pace di qualche portabandiera rassicuratore a prescindere, come non sia arrivata ancora nessuna risposta alle numerose domande che queste Organizzazioni Sindacali hanno posto e continuano a porre da più di un anno:
•quale è il perimetro certo e definito dei lavoratori interessati dal processo di internalizzazione?
•nonostante l'ostinazione con cui l’Istituto continui a ripetere di dover fare la selezione pubblica anziché applicare la clausola sociale, contrariamente a quanto sostenuto, a buon diritto, dalle OO.SS, ad oggi nessuno si è degnato di rivelare come avverrà il processo di selezione, quando verrà pubblicato il bando del concorso, quali saranno le tempistiche del processo selettivo.
COMDATA: COMUNICATO SEGRETERIA NAZIONALE SLC
La situazione in Comdata diventa ogni giorno più complicata a causa di atteggiamenti aziendali francamente non più tollerabili.
Come Segreteria SLC CGIL Lecce/Brindisi riportiamo il comunicato della Segreteria Nazionale SLC
COMUNICATO
Lecce, 18/04/2020
Per Comdata, l’emergenza Covid-19 si sta rivelando un’ottima opportunità:sperimenta una nuova organizzazione del lavoro che comprime i...
Internalizzazione Contact Center Inps: le buone ragioni della protesta
A pochi mesi dalla scadenza ufficiale della commessa Inps i lavoratori e le lavoratrici interessati non hanno ancora alcun elemento di certezza su come verrà fatta l’internalizzazione, quale sarà la platea interessata e le condizioni economico-normative.
Le poche cose che si conoscono sono tutt’altro che rassicuranti:
- La scelta di internalizzare attraverso la selezione pubblica non da certezza che le persone oggi interessate passino effettivamente nella nuova società INPS Servizi. Società che per altro applicherebbe nuovi contratti generalizzando il part time, azzerando quindi l’anzianità convenzionale e le garanzie giuridiche dell’articolo 18 pre “jobs act”. Certezze che solo l’applicazione della clausola sociale è in grado di dare mettendo in trasparenza il perimetro di riferimento e le condizioni;
- Nessuna indicazione sul piano industriale di Inps Servizi;
- Nulla è dato sapere delle sedi di lavoro, alcune fortemente disagiate;
- Decine e decine di lavoratrici e lavoratori senza diploma di scuola superiore sembrerebbero tagliati fuori dal processo la dove si scegliesse la strada della selezione pubblica;
- Le lavoratrici ed i lavoratori dei sub appalti, circa duecento persone, non hanno alcuna garanzia di essere compresi nel processo nonostante la loro anzianità sulla commessa;
- Circa duecento persone, assegnate formalmente alla commessa AdER ma in realtà prevalentemente su Inps sarebbero anch’esse tagliate fuori.
A tutti questi legittimi interrogativi e richieste non è stata data in questi mesi alcuna risposta certa. Registriamo con favore lo spirito di ascolto e volontà di risolvere i problemi che ha animato l’audizione di queste Segreterie Nazionali presso la “Commissione Lavoro” della Camera dei Deputati. Ora però occorre dare seguito a quello spirito e va fatta chiarezza su questa vicenda, aprendo un confronto serio e serrato con l’Inps e con la società controllata che sia in grado di fugare tutte le incertezze che abbiamo per l’ennesima volta denunciato.
Per queste ragioni occorre dare forza alle buone ragioni dei lavoratori continuando con convinzione la mobilitazione:
SCIOPERO DI DUE ORE AD INIZIO TURNO PER TUTTI I LAVORATORI DELLA COMMESSA INPS COMPRESE LE SOCIETA’ IN SUBAPPALTO PER MARTEDI’ 27 LUGLIO 2021
SCIOPERO INTERO TURNO CON MANIFESTAZIONE A ROMA IN PIAZZA MONTECITORIO PER MERCOLEDI’ 15 SETTEMBRE 2021
SLC CGIL – sciopero dei lavoratori del call center INPS un pieno successo
Dai dati che stanno pervenendo dai primi turni si profila una partecipazione massiccia delle lavoratrici e dei lavoratori del call center INPS in appalto allo sciopero indetto da SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL - così dichiara Riccardo Saccone, Segretario Nazionale della SLC CGIL.
Speriamo che ora all'INPS la smetta una buona volta con l'autoreferenzialità e ascolti le paure e la volontà dei lavoratori.
Il confuso processo di internalizzazione attraverso un poco chiaro processo di selezione non dà alcuna garanzia alle 3300 persone che in questi mesi terribili hanno prestato un servizio preziosissimo.
Bisogna applicare la legge sulla clausola sociale! È inammissibile che proprio la committenza pubblica metta in discussione questo strumento di civiltà.
Con questo risultato ottimo già da oggi ci rivolgeremo unitariamente come Sindacato confederale a tutta la politica affinché si faccia rispettare la Legge italiana e si eviti un disastro occupazionale e la perdita di professionalità preziosissime.
Alle lavoratrici ed ai lavoratori, che ancora una volta si stanno mettendo in gioco con coraggio, un ringraziamento sincero!