INPS, UN PARTENARIATO P/P PER IL CALL CENTER?
RTI Comdata/Network propone un partenariato pubblico e privato (P.P.P.) a INPS e a Servizi per la gestione del processo di internalizzazione del contact center. La proposta prevede la costituzione di una “società di veicolo” e dotata di tutte le componenti per poter gestire il servizio. La concessione avrebbe una durata quinquennale, a partire dal 1/12/2022. Al termine del periodo la società di veicolo verrebbe ceduta a INPS Servizi con l’intero perimetro del personale interessato dal processo. Tutte le lavoratrici e lavoratori impiegati nella commessa INPS, così come individuato da clausola sociale, transiterebbero nella nuova società alle attuali condizioni normative ed economiche. Nella proposta viene garantito anche il mantenimento delle sedi operative e la possibilità di lavorare in smartworking. La nuova società garantirebbe di non ricorrere ad ammortizzatori sociali e di gestire l'eventuale mancanza di volumi facendo ricorso, per un massimo del 50% dell’orario di lavoro, all’impiego dei dipendenti in altre commesse, tramite il contratto di distacco. Come sindacato riteniamo che questa novità rischi di portare ulteriore confusione. INPS ed INPS Servizi hanno il dovere di aggiornare quanto prima il tavolo di confronto e dire con chiarezza cosa intendono fare!
INPS: SEGRETERIE NAZIONALI – Richiesta incontro internalizzazione CCM INPS
Lo scorso 14 ottobre le lavoratrici ed i lavoratori del Contact Center Multimediale (CCM) dell’INPS hanno scioperato per sollecitare chiarezza e decisioni operative circa il processo di internalizzazione del servizio in questione.
Con il DL 101/19, all’Articolo 5bis, veniva decretata, alla scadenza dell’appalto prevista per l’inizio di dicembre del 2021, l’internalizzazione del servizio di Customer Care dell’INPS all’epoca appena assegnato in appalto all’ATI composta dalla Comdata SpA e dalla Network Contact. Queste aziende assunsero stabilmente, in aggiunta ai dipendenti di appalti e subappalti operanti nell’ATI uscente acquisiti con applicazione integrale della Clausola Sociale, ulteriori lavoratori provenienti da un sub- appalto cessato.
[...]
Per queste ragioni chiediamo a questo spettabile Consiglio di Amministrazione, mentre analoga richiesta viene inoltrata al Consiglio di Indirizzo e Vigilanza INPS, un incontro urgente al fine di poter rappresentare la problematica e poterci impegnare, tutti insieme, a far sì che la internalizzazione sia una operazione ben fatta , che rispettati una legge dello Stato, la Clausola Sociale, e che tutte le persone che ancora oggi prestano un servizio così importante per Inps e per la cittadinanza tutta possano veder riconosciuto il loro diritto al futuro.
INPS: SCIOPERO CONTACT CENTER E PRESIDIO MONTECITORIO 14 OTTOBRE 2021
Dopo il pieno successo dello sciopero dello scorso 27 settembre e come stabilito dalle Segreterie Nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, unitamente al Coordinamento delle Rsu, continua la lotta dei lavoratici/tori della commessa INPS affinché il processo di internalizzazione del Call Center avvenga attraverso l’applicazione della clausola sociale, unico strumento in grado di garantire il mantenimento dell’intero perimetro occupazionale e dei diritti normativi ed economici acquisiti.
Per questo motivo viene indetta, per giovedì 14 ottobre 2021, un’ulteriore giornata di sciopero di tutte/i le lavoratrici/tori addetti alla commessa INPS con manifestazione in Piazza Montecitorio dalle 9.00 alle 14.00.
E’ ora, infatti, che la politica si assuma le proprie responsabilità e metta in campo tutte le azioni necessarie affinché l’INPS, e il suo Presidente Tridico, la smettano di fare demagogia e si decidano ad applicare una legge dello Stato (Legge 11/2016), che rappresenta una norma di civiltà e garanzia per tutti i lavoratori del settore!
Internalizzazione Contact Center Inps: le buone ragioni della protesta
A pochi mesi dalla scadenza ufficiale della commessa Inps i lavoratori e le lavoratrici interessati non hanno ancora alcun elemento di certezza su come verrà fatta l’internalizzazione, quale sarà la platea interessata e le condizioni economico-normative.
Le poche cose che si conoscono sono tutt’altro che rassicuranti:
- La scelta di internalizzare attraverso la selezione pubblica non da certezza che le persone oggi interessate passino effettivamente nella nuova società INPS Servizi. Società che per altro applicherebbe nuovi contratti generalizzando il part time, azzerando quindi l’anzianità convenzionale e le garanzie giuridiche dell’articolo 18 pre “jobs act”. Certezze che solo l’applicazione della clausola sociale è in grado di dare mettendo in trasparenza il perimetro di riferimento e le condizioni;
- Nessuna indicazione sul piano industriale di Inps Servizi;
- Nulla è dato sapere delle sedi di lavoro, alcune fortemente disagiate;
- Decine e decine di lavoratrici e lavoratori senza diploma di scuola superiore sembrerebbero tagliati fuori dal processo la dove si scegliesse la strada della selezione pubblica;
- Le lavoratrici ed i lavoratori dei sub appalti, circa duecento persone, non hanno alcuna garanzia di essere compresi nel processo nonostante la loro anzianità sulla commessa;
- Circa duecento persone, assegnate formalmente alla commessa AdER ma in realtà prevalentemente su Inps sarebbero anch’esse tagliate fuori.
A tutti questi legittimi interrogativi e richieste non è stata data in questi mesi alcuna risposta certa. Registriamo con favore lo spirito di ascolto e volontà di risolvere i problemi che ha animato l’audizione di queste Segreterie Nazionali presso la “Commissione Lavoro” della Camera dei Deputati. Ora però occorre dare seguito a quello spirito e va fatta chiarezza su questa vicenda, aprendo un confronto serio e serrato con l’Inps e con la società controllata che sia in grado di fugare tutte le incertezze che abbiamo per l’ennesima volta denunciato.
Per queste ragioni occorre dare forza alle buone ragioni dei lavoratori continuando con convinzione la mobilitazione:
SCIOPERO DI DUE ORE AD INIZIO TURNO PER TUTTI I LAVORATORI DELLA COMMESSA INPS COMPRESE LE SOCIETA’ IN SUBAPPALTO PER MARTEDI’ 27 LUGLIO 2021
SCIOPERO INTERO TURNO CON MANIFESTAZIONE A ROMA IN PIAZZA MONTECITORIO PER MERCOLEDI’ 15 SETTEMBRE 2021
INPS: SCIOPERO UNITARIO PER L’INTERNALIZZAZIONE DEL CALL CENTER
PIATTAFORMA RIVENDICATIVA UNITARIA ED INDIZIONE DI SCIOPERO PER L’INTERNALIZZAZIONE DEL CALL CENTER INPS
Il giorno 9 luglio si è riunito il Coordinamento unitario delle RSU della commessa INPS congiuntamente alle Segreterie Nazionali e territoriali di SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL.
Il Coordinamento ha condiviso pienamente la preoccupazione per la gestione dell’intera operazione da parte dell’INPS. Una gestione fatta di personalismi e populismo ma che ad oggi non ha ancora dato una sola risposta alle preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.
Il Coordinamento e le Segreterie ribadiscono:
- che l’unica soluzione possibile sia l’applicazione della clausola sociale secondo le regole recepite nel CCNL delle Telecomunicazioni;
- respingono la scelta aziendale di lasciare fuori dal perimetro dell’internalizzazione le lavoratrici ed i lavoratori addetti anche alla commessa ADER ma prevalentemente focalizzati sulla commessa INPS;
- condanna la scelta della Consip di continuare ad aggiudicare commesse pubbliche a cooperative sociali che costituiscono un elemento di dumping salariale e normativo.
Questa posizione verrà ribadita con forza già a partire dalla prossima settimana alla Presidenza della Commissione Lavoro della Camera che ha preannunciato la convocazione delle scriventi OO.SS..
L’internalizzazione deve essere un percorso acquisitivo per tutti i lavoratori non una bandiera propagandistica.
COMUNICATO: SEGRETERIE NAZIONALI – RICHIESTA UNITARIA
Richiesta comunicazione integrativa in riferimento alla comunicazione del 30 aprile u.s. relativa all'errore nella compilazione di un
quadro della CU 2019 (redditi 2018), con invito a non considerare i valori
presenti nel riquadro “Rimborsi di beni e servizi non soggetti a tassazione – art. 51 TUIR”.
COMUNICATO: BTU, Vodafone, demansionamenti
In merito alla BTU (Barra Telefonica Unica) ricordiamo all'Azienda e confermiamo a
tutti i Lavoratori che l’utilizzo di questo strumento di lavoro necessita di uno specifico
Accordo a livello nazionale, che tuteli il lavoratore Comdata nella sua dignità rispetto ai temi della privacy, dei maggiori carichi di lavoro e del controllo a distanza.
INPS: INTERNALIZZAZIONE CALL CENTER INPS – IL TEMPO E’ ORMAI FINITO!!!
Siamo ormai giunti a settembre, a soli tre mesi dall’annunciata internalizzazione del Call Center INPS, e dobbiamo constatare, con buona pace di qualche portabandiera rassicuratore a prescindere, come non sia arrivata ancora nessuna risposta alle numerose domande che queste Organizzazioni Sindacali hanno posto e continuano a porre da più di un anno:
•quale è il perimetro certo e definito dei lavoratori interessati dal processo di internalizzazione?
•nonostante l'ostinazione con cui l’Istituto continui a ripetere di dover fare la selezione pubblica anziché applicare la clausola sociale, contrariamente a quanto sostenuto, a buon diritto, dalle OO.SS, ad oggi nessuno si è degnato di rivelare come avverrà il processo di selezione, quando verrà pubblicato il bando del concorso, quali saranno le tempistiche del processo selettivo.
COMUNICATO SLC-CGIL Lecce: “Comdata, Nuovo modello operativo”
In data 05/05/2020, l’Azienda ha convocato la RSU per informarla circa l’adozione di un “nuovo modello operativo” del lavoro da remoto.
Questo progetto, a quanto afferma Comdata, rappresenta una sistematizzazione degli strumenti in uso nel cosiddetto smart working.
Riportiamo il comunicato della Segreteria Territoriale SLC Lecce/Brindisi e della RSU
Covisian perde commessa Enel: rassicurazioni per tutti i lavoratori
CASARANO – La circostanza che Covisian abbia perso la commessa di Enel Energia non significa né perdita di posti di lavoro né il trasferimento dell’attuale call center dell’azienda che nel novembre del 2019 ha preso il posto di quello di Call&Call. Allora come oggi, infatti, vale la salvaguardia della clausola sociale, che il mondo sindacale ha voluto nel contratto nazionale di settore.
La rassicurazione viene da Tommaso Moscara, segretario generale della Slc Cgil di Lecce, per stemperare la preoccupazione alimentata da una presa di posizione del circolo del Pd di Casarano di due giorni addietro: “È di queste ore la notizia che i nuovi vincitori della commessa Enel, trasferiscono il call center a Supersano. Se la notizia è vera, questa è una grave perdita per la nostra città”, recitava un post che si concludeva adombrando l’accusa d’inerzia sull’amministrazione comunale.
“La zona industriale di Casarano non perderà il call center Covisian ed il territorio, grazie alla clausola sociale, manterrà tutti i posti di lavoro” ha precisato, invece Moscara. Grazie alla cornice del contratto nazionale, infatti, la System House, realtà che subentra nella commessa in questione, assorbirà tutti gli operatori coinvolti, ben 370, e dovrà avere sede a non più di 15 chilometri da quella attuale di Covisian.
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Moscara ha quindi mandato un messaggio rassicurante anche ai circa 300 lavoratori per contro di Covisian che sono impegnati su altre commesse: “La stessa Covisian, per quanto ci è dato sapere, si sta adoperando per acquisire nuove commesse da inserire nell’impianto di Casarano. Spesso ci si lancia improvvidamente in discorsi che riguardano il mondo dei call center senza conoscerne le dinamiche: in questo settore infatti le aziende lavorano per conto terzi, vivendo di commesse che si vincono o si perdono periodicamente. Grazie alla clausola sociale, che i sindacati hanno preteso di inserire nei contratti collettivi nazionali, questo frenetico turnover di commesse non provoca più la perdita di posti di lavoro, tanto meno la fuga delle aziende dal territorio”.