venerdì, 19 Aprile 2024

INPS: INTERNALIZZAZIONE CALL CENTER INPS – IL TEMPO E’ ORMAI FINITO!!!

Siamo ormai giunti a settembre, a soli tre mesi dall’annunciata internalizzazione del Call Center INPS, e dobbiamo constatare, con buona pace di qualche portabandiera rassicuratore a prescindere, come non sia arrivata ancora nessuna risposta alle numerose domande che queste Organizzazioni Sindacali hanno posto e continuano a porre da più di un anno: •quale è il perimetro certo e definito dei lavoratori interessati dal processo di internalizzazione? •nonostante l'ostinazione con cui l’Istituto continui a ripetere di dover fare la selezione pubblica anziché applicare la clausola sociale, contrariamente a quanto sostenuto, a buon diritto, dalle OO.SS, ad oggi nessuno si è degnato di rivelare come avverrà il processo di selezione, quando verrà pubblicato il bando del concorso, quali saranno le tempistiche del processo selettivo.

INTERNALIZZAZIONE CALL CENTER INPS: BASTA PROPAGANDA!

Si apprende che il Presidente dell’INPS continua il suo tour promozionale sul processo di internalizzazione del call center. Tutto legittimo, magari anche interessante, ma forse è il momento di fermare la macchina della propaganda e dare quelle risposte promesse tante volte e mai arrivate. E’ facile sostenere che internalizzare i servizi sia preferibile all’attuale sistema degli appalti (un tempo c’era lospot di un gelato che diceva più o meno “du gust is megl che uan”). Più difficile fare le cose, soprattutto farle bene. Risulta stiano continuando i tavoli con le aziende…di cosa si parla in quei tavoli quando affrontano il tema del personale mentre l’INPS ancora non si degna di rispondere ufficialmente al Sindacato sui perimetri esatti sede per sede? A che punto sarebbe l’interlocuzione con il Ministero della “Funzione Pubblica” per la verifica annunciata dal Presidente sulla percorribilità della clausola sociale? Intanto la gestione quotidiana della commessa è ogni giorno più complicata ed onerosa per le lavoratrici ed i lavoratori. Così proprio non va. Basta pubblicità: l’internalizzazione l’abbiamo “comprata” tutti perché è giusta e condivisibile. Ora migliaia di lavoratrici e lavoratori voglio i fatti. Siamo a luglio, fra poco ci sarà la sospensione estiva e ancora nessuno sa per certo il “mezzo” giuridico col quale verrà effettuata l’operazione. Nell’ultimo incontro con la presidenza le scriventi OO.SS. hanno espresso la loro piena ed incondizionata disponibilità a collaborare affinché il processo avvenga nel più breve tempo possibile e ricorrendo alla clausola sociale. Purtroppo non si registra la stessa disponibilità e coscienza dell’esiguità del tempo rimasto per applicare la clausola sociale da parte dell’INPS e delle Istituzioni. Non si ritiene più opportuno che si continui a giocare con le aspettative delle persone. Si pretendono risposte, in caso contrario continuerà la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori.

SLC CGIL – sciopero dei lavoratori del call center INPS un pieno successo

Dai dati che stanno pervenendo dai primi turni si profila una partecipazione massiccia delle lavoratrici e dei lavoratori del call center INPS in appalto allo sciopero indetto da SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL - così dichiara Riccardo Saccone, Segretario Nazionale della SLC CGIL. Speriamo che ora all'INPS la smetta una buona volta con l'autoreferenzialità e ascolti le paure e la volontà dei lavoratori. Il confuso processo di internalizzazione attraverso un poco chiaro processo di selezione non dà alcuna garanzia alle 3300 persone che in questi mesi terribili hanno prestato un servizio preziosissimo. Bisogna applicare la legge sulla clausola sociale! È inammissibile che proprio la committenza pubblica metta in discussione questo strumento di civiltà. Con questo risultato ottimo già da oggi ci rivolgeremo unitariamente come Sindacato confederale a tutta la politica affinché si faccia rispettare la Legge italiana e si eviti un disastro occupazionale e la perdita di professionalità preziosissime. Alle lavoratrici ed ai lavoratori, che ancora una volta si stanno mettendo in gioco con coraggio, un ringraziamento sincero!

INPS: SCIOPERO CONTACT CENTER E PRESIDIO MONTECITORIO 14 OTTOBRE 2021

Dopo il pieno successo dello sciopero dello scorso 27 settembre e come stabilito dalle Segreterie Nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, unitamente al Coordinamento delle Rsu, continua la lotta dei lavoratici/tori della commessa INPS affinché il processo di internalizzazione del Call Center avvenga attraverso l’applicazione della clausola sociale, unico strumento in grado di garantire il mantenimento dell’intero perimetro occupazionale e dei diritti normativi ed economici acquisiti. Per questo motivo viene indetta, per giovedì 14 ottobre 2021, un’ulteriore giornata di sciopero di tutte/i le lavoratrici/tori addetti alla commessa INPS con manifestazione in Piazza Montecitorio dalle 9.00 alle 14.00. E’ ora, infatti, che la politica si assuma le proprie responsabilità e metta in campo tutte le azioni necessarie affinché l’INPS, e il suo Presidente Tridico, la smettano di fare demagogia e si decidano ad applicare una legge dello Stato (Legge 11/2016), che rappresenta una norma di civiltà e garanzia per tutti i lavoratori del settore!

INPS: MOBILITAZIONE PER LA SALVAGUARDIA REALE DEI LAVORATORI

Il Coordinamento Unitario delle RSU della commessa INPS esprime un giudizio fortemente negativo riguardo quanto dichiarato dal Presidente Tridico, nell’incontro di ieri. Lascia del tutto insoddisfatti la dichiarazione del Presidente circa i “vari” pareri acquisiti dall’Istituto sulla non applicabilità della clausola sociale. Quali sono questi pareri vincolanti, quello dell’”avvocatura” interna dell’INPS? Come a dire che il “Professor” Tridico chiede al “Presidente” Tridico un parere sull’applicabilità della clausola sociale…

CDS: RECUPERO ARRETRATI ANF

Comunichiamo che è possibile rivolgersi ai patronati CGIL per il recupero degli arretrati ANF non erogati da Call & Call.

INPS: COMUNICATO STAMPA DELLE SEGRETERIE TERRITORIALI SLC – FISTEL – UILCOM

L’Istituto intende internalizzare il servizio senza applicare la clausola sociale. Sindacati sul piede di guerra Commessa Inps: lunedì 27 settembre una giornata di sciopero In provincia di Lecce sono interessate centinaia di lavoratori di Comdata Lecce, 24 settembre 2021 – Squillerà a vuoto il telefono dell’Inps. Lunedì 27 settembre, nella giornata in cui è programmato il pagamento di Reddito di cittadinanza e di altri bonus e ristori, lavoratrici e lavoratori dei call center impiegati sulla commessa Inps incroceranno le braccia. Lo sciopero nazionale è stato proclamato da Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil e coinvolge circa 3.300 lavoratori di Comdata e Network. A Lecce interessate centinaia di lavoratrici e lavoratori.

INPS, UN PARTENARIATO P/P PER IL CALL CENTER?

RTI Comdata/Network propone un partenariato pubblico e privato (P.P.P.) a INPS e a Servizi per la gestione del processo di internalizzazione del contact center. La proposta prevede la costituzione di una “società di veicolo” e dotata di tutte le componenti per poter gestire il servizio. La concessione avrebbe una durata quinquennale, a partire dal 1/12/2022. Al termine del periodo la società di veicolo verrebbe ceduta a INPS Servizi con l’intero perimetro del personale interessato dal processo. Tutte le lavoratrici e lavoratori impiegati nella commessa INPS, così come individuato da clausola sociale, transiterebbero nella nuova società alle attuali condizioni normative ed economiche. Nella proposta viene garantito anche il mantenimento delle sedi operative e la possibilità di lavorare in smartworking. La nuova società garantirebbe di non ricorrere ad ammortizzatori sociali e di gestire l'eventuale mancanza di volumi facendo ricorso, per un massimo del 50% dell’orario di lavoro, all’impiego dei dipendenti in altre commesse, tramite il contratto di distacco. Come sindacato riteniamo che questa novità rischi di portare ulteriore confusione. INPS ed INPS Servizi hanno il dovere di aggiornare quanto prima il tavolo di confronto e dire con chiarezza cosa intendono fare!

Covisian perde commessa Enel: rassicurazioni per tutti i lavoratori

CASARANO – La circostanza che Covisian abbia perso la commessa di Enel Energia non significa né perdita di posti di lavoro né il trasferimento dell’attuale call center dell’azienda che nel novembre del 2019 ha preso il posto di quello di Call&Call. Allora come oggi, infatti, vale la salvaguardia della clausola sociale, che il mondo sindacale ha voluto nel contratto nazionale di settore. La rassicurazione viene da Tommaso Moscara, segretario generale della Slc Cgil di Lecce, per stemperare la preoccupazione alimentata da una presa di posizione del circolo del Pd di Casarano di due giorni addietro: “È di queste ore la notizia che i nuovi vincitori della commessa Enel, trasferiscono il call center a Supersano. Se la notizia è vera, questa è una grave perdita per la nostra città”, recitava un post che si concludeva adombrando l’accusa d’inerzia sull’amministrazione comunale. “La zona industriale di Casarano non perderà il call center Covisian ed il territorio, grazie alla clausola sociale, manterrà tutti i posti di lavoro” ha precisato, invece Moscara. Grazie alla cornice del contratto nazionale, infatti, la System House, realtà che subentra nella commessa in questione, assorbirà tutti gli operatori coinvolti, ben 370, e dovrà avere sede a non più di 15 chilometri da quella attuale di Covisian. Come si può fermare la guerra? E che cosa posso fare io, per la pace? Scopri Rondine Contenuto Sponsor Moscara ha quindi mandato un messaggio rassicurante anche ai circa 300 lavoratori per contro di Covisian che sono impegnati su altre commesse: “La stessa Covisian, per quanto ci è dato sapere, si sta adoperando per acquisire nuove commesse da inserire nell’impianto di Casarano. Spesso ci si lancia improvvidamente in discorsi che riguardano il mondo dei call center senza conoscerne le dinamiche: in questo settore infatti le aziende lavorano per conto terzi, vivendo di commesse che si vincono o si perdono periodicamente. Grazie alla clausola sociale, che i sindacati hanno preteso di inserire nei contratti collettivi nazionali, questo frenetico turnover di commesse non provoca più la perdita di posti di lavoro, tanto meno la fuga delle aziende dal territorio”.

Elezioni Fondo Telemaco: la lista dei candidati

Il 18 e il 19 aprile 2023 si vota per eleggere l’assemblea dei Delegati del Fondo Telemaco. Telemaco è il Fondo Pensione Nazionale Complementare per i dipendenti delle aziende telco, ict, call center e impiantistica di rete. Eleggere i delegati sindacali è un passo fondamentale per poter contare su persone affidabili nella verifica della gestione corretta del Fondo SLC CGIL rappresenta e difende le lavoratrici e i lavoratori dei settori coperti dal Fondo Telemaco da 25 anni e propone una lista di candidati seri e competenti.